Edoardo Sylos Labini torna a vestire i panni di Giuseppe Mazzini. Lo avevamo visto nella scorsa stagione, con la prima versione di “Disco Risorgimento”, testo intellettuale e studio approfondito del personaggio di Mazzini realizzato da Filippo Gili, portato in scena per tre settimane al Teatro Lo Spazio di Roma. Sylos Labini da allora non si è staccato del tutto dal fascino di questo personaggio e ha deciso di chiudere il cerchio, in concomitanza con la ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità dell’Italia, con una nuova produzione teatrale che attinge, sì, alla sceneggiatura di Gili ma con nuovi elementi introdotti dallo stesso attore e sotto la direzione di un nuovo regista, Alessandro D’Alatri.
Come vi siete conosciuti tu ed Edoardo?
Ci conosciamo ormai da tanti anni e l’occasione sono stati in realtà degli spot pubblicitari ai quali abbiamo lavorato insieme. Uno che ricorderanno tutti vedeva Edoardo nei panni di quell’Antonio di “Antò… fa caldo!” di cui io stesso curai la direzione.
Hai seguito la vecchia edizione di “Disco Risorgimento”?
L’ho seguito e mi è piaciuto moltissimo: non me lo sarei mai potuto perdere perché sono un collezionista ed appassionato di ciò che riguarda il Risorgimento e di manoscritti ed altri oggetti originali legati a Mazzini. Puoi immaginare che quando Edoardo mi ha proposto di curare la regia di questa nuova edizione dello spettacolo ho accettato con gioia.
Nuova sarà anche la tipologia di messa in scena: se la musica aveva nella precedente versione un ruolo secondario, stavolta Dj Antonello Aprea darà vita ad un nuovo spettacolo di “discoteatro”, un’innovativa formula di intrattenimento teatrale che Edoardo Sylos Labini sperimenta da anni. La mediazione tra letteratura e musica elettronica diventa un insolito e stimolante ripasso della nostra storia nazionale, proponendosi di avvicinare i giovani ad alcune grandi figure del Risorgimento italiano.
Come hai affrontato il discoteatro, che ormai caratterizza gli spettacoli prodotti da Edoardo?
È una formula che ho sposato senza problemi perché ho capito che è una cifra stilistica importante per Edoardo ed anche efficace. La sintonia che c’è tra lui e Aprea è evidente e proprio grazie a questa è nato anche l’audio libro dello spettacolo: dirigere anche questo tipo di lavoro è stato per me un’esperienza nuova e divertente.
Sylos Labini stavolta non sarà da solo: Melania Maccaferri darà corpo all’Italia ed Elisa Santarossa ad una patriota. Come hai coordinato l’interazione tra i tre personaggi sulla scena?
Le donne giocano ruoli separati rispetto a quello di Mazzini: Melania rappresenterà l’Italia nella visione iconografica della Nazione come “donna”, femmina; ma anche la cantante Elisa con le sue costruzioni musicali contribuirà a conferire ulteriori sfaccettature a questa iconografia.
Il debutto nazionale dello spettacolo avrà luogo il 2 Marzo, nella suggestiva location del Palazzo della Cancelleria a Roma con repliche fino al 5 Marzo. La tourné proseguirà l’8 Marzo a Frosinone, il 9 a Tivoli (Rm), l’11 a Latina, il 14 a Viterbo, il 15 a Rieti , il 16 a Pomezia (Rm) e dal 20 al 27 Marzo sarà a Milano presso il Palazzo Reale, il 28 sarà la volta del Palazzo Reale a Torino e si chiuderà 29 ad Alessandria.
Un percorso inusuale, attraverso spazi scenici non tradizionali: come adatterete i movimenti degli interpreti alle varie location?
Lo spettacolo ha un’impostazione per così dire “modulare” che consentirà di adattarsi ogni volta allo spazio che lo ospita e lo stesso Sylos Labini è un’interprete che riesce ogni volta a “prendere la forma” dello spazio disponibile. Il debutto presso il Palazzo della Cancelleria lo sento come un evento straordinario, non posso fare a meno di pensare che anche il “vero” Mazzini ha camminato in quelle stesse sale: è una grande emozione.
Il progetto rientra nei festeggiamenti ufficiali del Comitato del 150° dell’Unità d’Italia e porta il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Comune di Milano. È realizzato grazie alla partecipazione del Comitato per il 150° dell’Unità d’Italia, del Ministero Pubblica Istruzione Usr Lazio della Regione Lombardia, del Comune di Roma, del gruppo Amsa 2A, del Premio Terna.